destionegiorno
Arelys Agostini, Italo venezuelana; è una poetessa emergente. Le sue poesie sono un viaggio attraverso emozioni crude e speranze tenaci, espresse con un linguaggio che danza tra passione, denuncia, introspezione, e il suo impegno nel denunciare le ingiustizie, senza perdere l’ironia. La natura è ... (continua)
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A volte mi chiedo: Perché il dolore?
E allora...
Allora resto in silenzio, interpretando quei silenzi
che dicono di più, perché sento di più,
perché il mio cuore è sinonimo di sofferenza,
di silenzio, di questa solitudine che mi circonda,
che mi... leggi...
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Angosto el camino al transitar,
grandes las botas que pisan la yedra,
pequeño el guerrero que observa la vía,
me ojea y me habla entre dientes:
.
-¡Dicen que murió el poema! -
.
Me aferro al centro al trastabillar,
doble es el filo del... leggi...
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¡Sigiloso cual pensamientos en la noche,
tiemblo cubriendo tus anhelos!
.
Eres pasión aferradora,
llevándome siempre a imaginar
el modo de perderme entre tus brazos,
mientras el "dónde" devora mis acentos.
.
¡No hay canto que acentúe tanta... leggi...
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Chiesi una favola
in momenti di silenzi,
cercando liberazione
in un amore sublime.
E giungesti tu,
toccandomi, senza volere.
.
Con il tuo singolare affetto
di continui istanti,
di parole non dette,
libere da futuri,
libere da... leggi...
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¡Calla!
No profieras palabra alguna,
solo escucha este dolor que me consume,
solo siente el desesperanzado corazón
que se bate cual nave a la deriva
en un mar de aguas turbulentas.
.
¡Calla!
No profieras palabra alguna.
Solo escucha esta... leggi...
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¿De qué me vale soñarte
si al alba el sueño se desvanece?
.
Borrarte en las huellas del recuerdo quisiera,
cautiva fantasía ceñida a la mente,
pupila hechicera de un amor desesperado,
presencia arrolladora en la emoción que me sembraste.
.
¿De qué... leggi...
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Suave llovizna se desliza por los muros del tiempo.
.
A lo lejos, un piano doliente
toca un “Adagio” a los recuerdos,
dejando pasar en segundos, un “Quiver”,
que no deja espacio al trino de un Azulejo
que en la distancia su canto esfuerza.
.
¡Y, tú!... leggi...
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No dejes que me vaya,
eterno Amor mío;
que aún me quedan mieles
de rosas y jazmín es
para entregarte siempre,
aunque no seas mío.
.
Quererte es fácil don del alma,
olvidarte, imposible trance;
y aun sin yo sospechar
mis penas presentidas,
me... leggi...
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Me siento insolada en esta vacía existencia,
alucinando brebajes de ideas,
necesitando una fuerza para adherirme a un creer.
.
Eres fuego que mi mente quema,
tormenta que arrastra mis sentidos,
magia que las tristezas embriaga,
silencioso aliento que... leggi...
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Ave Ira,
la tua ambizione confonde,
uccello ferito che maledice il volo,
canto cupo dall’ondulante aspetto,
fiori morti che la vita invidia,
compagno sordido del voler nuocere,
frammenti inesorabili di superbia e rabbia.
.
Castelli di... leggi...
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Una diferencia tan real y tan vivida,
una circunstancia en el fugaz mundo de los sueños,
un corazón ausente en un orbe que no existe.
Nada que justifique a la lágrima que brota,
solo un silencio que se quiebra en la profunda noche,
a un dolor que... leggi...
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Húmedas violetas, de triste llanto,
tristemente se esparcen
por el sendero de la noche,
persiguiendo notas perdidas
de un imposible amor.
.
Gotas caen
cual incrustadas perlas de dolor,
mientras pálidos rayos
la solitaria flor iluminan.
.
Un... leggi...
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Tu, Donna dallo sguardo tenero e tratti nobili,
con cuore d’oro,
innamorata di boschi che profumano di frutta,
di venti con sapore di ruscello e acque che crescono,
di nevi che straripano
in alte montagne.
.
Donna,
di cieli pieni e arie... leggi...
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| «Questo è un grido straziante che dipinge il ritratto di una donna tormentata, vittima di un maltrattamento che le ha rubato la pace e la speranza. La poesia usa immagini forti e metafore potenti per descrivere la sofferenza silenziosa e profonda della donna, contrastandola con la crudeltà dell’aggressore. Un testo che fa riflettere profondamente sulla violenza emotiva e fisica e sulle sue devastanti conseguenze.» |
| Inserita il 31/05/2025 |
Arelys Agostini
Mujer, sufre en silencio,
cuerpo tembloroso que no sabe dónde ir,
llanto anulado en rostro consumido,
mente herida en el arco de un abismo
que huye del maltrato
de quien transformó sus días.
.
¿Qué la muerte no existe?
¿Qué las tumbas no gritan?
—¡Dime entonces—
¿De quién es el cadáver insepulto
que has corrompido con tu veneno?
.
¿De quién las tormentas borrascosas
que siembras cada día
en el jardín marchito
de quien te regaló su amor?
¿De quién las cicatrices
llenas de tu enardecida vileza?
.
Candente es el infierno
de tus afiladas palabras
que cantan improperios
a su adolorido cuerpo;
profundos los golpes
esculpidos en la mente
que ahuyentan las auroras
con tus trinos inconscientes,
que alejan los crepúsculos
con tus dardos insultantes.
.
¡Ah, ser infame!
Agreste es el perfume
de tus malos rezos
sembrados en el templo
de quien te regaló sus días;
gemido angustiante que tiembla y vacila
ante un cobarde de miserable hombría
que se ha erigido dios de implacable ira.
.
Tempeste Burrascose
.
Donna, soffre in silenzio,
corpo tremante che non sa dove andare,
pianto annullato su volto consumato,
mente ferita nell’arco di un abisso
che fugge il maltratto
di chi ha trasformato i suoi giorni.
.
Che la morte non esiste?
Che le tombe non urlano?
—Dimmi allora—
Di chi è il cadavere insepolto
che hai corrotto col tuo veleno?
.
Di chi le tempeste burrascose
che semini ogni giorno
nel giardino appassito
di chi ti ha regalato il suo amore?
Di chi le cicatrici
piene della tua furiosa bassezza?
.
Ardente è l’inferno
delle tue parole affilate
che cantano improperi
al suo corpo addolorato;
profondi i colpi
scolpiti nella mente
che scacciano le aurore
con i tuoi trilli incoscienti,
che allontanano i crepuscoli
con i tuoi dardi insultanti.
.
Ah, essere infame!
Aspro è il profumo
delle tue cattive preghiere
seminate nel tempio
di chi ti ha regalato i suoi giorni;
gemito angosciante che trema e vacilla
davanti a un codardo di misera virilità
che si è eretto a dio d’implacabile ira. | 



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«Poesia proposta Premio Scrivere 2010 -Violenza sulle Donne-
*
Existen traumas que nunca se olvidan... Los golpes dañan la carne, dejan cicatrices, pero... El daño psicológico, el más profundo... La palabra; el cuchillo que mata al corazón.
*
Ci sono traumi che non si dimenticano mai ... Gli colpi danneggiano la carne, lasciando cicatrici, ma ... Il danno psicologico, il più profondo... La parola ... il coltello che uccide il cuore.» |
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